lunedì 8 maggio 2017

Quali criticità rileviamo nel sistema tradizionale di valutazione degli apprendimenti? Quali suggerimenti potremmo dare per modificarlo e adattarlo alle esigenze della scuola di oggi?

Noi valutiamo negli allievi competenze specifiche senza lavorare sulla percezione del sé.
Noi verifichiamo se l’alunno è capace di affrontare e padroneggiare positivamente sia dal punto di vista cognitivo che motivazionale l’ambiente di apprendimento e gli impegni che esso pone.
Se l’alunno non ha raggiunto le competenze, quali attività mettiamo in campo per far sì che l’alunno abbia una percezione del sé positiva? Sembra certo, dagli studi in campo educativo, che migliorando l’ autostima, l’allievo affronterà con maggior impegno, serietà e motivazione lo studio.
Io penso che in molti casi noi lavoriamo involontariamente in senso opposto.



Valutazione dell’alunno e del docente

Valutazione dell’alunno e del docente.
Valutare è sicuramente l’operazione più complessa che un docente deve compiere.
Si deve inizialmente decidere quali elementi valutare e programmare poi le attività in funzione delle competenze richieste. Sembra facile ma non è così!
Numerose indagini hanno evidenziato come alcune forme di disagio scolastico, dall’insuccesso in alcune discipline fino a fenomeni più gravi di abbandono e di dispersione, possono essere poste in relazione con l’uso inadeguato di strategie di studio e di procedure di gestione e di autocontrollo dell’apprendimento, e come le componenti motivazionali ed affettive connesse al possesso di “cattive abitudini di studio” spesso concorrano a compromettere la percezione personale di autostima e di autoefficacia attraverso la formazione di un concetto di “Sé scolastico” negativo, fino alla produzione di condotte scolastiche “a rischio” dal punto di vista psicologico, educativo e sociale.
Quindi forse devo valutare, prima di tutto, come io docente ho lavorato?
Sicuramente le rubriche di valutazione sono di sostegno al docente per valutare l’alunno.
Io penso che si debba avere il coraggio di cambiare nella scuola il proprio modo d’insegnare, ma prima i docenti devono essere consapevoli dell’utilità di questa trasformazione altrimenti non servirà a nulla anzi potrebbe essere disastroso.
Io valuterei senza dover mettere i voti, utilizzerei le rubriche di valutazione ,almeno per il biennio.

domenica 7 maggio 2017