Quali bisogni ho come insegnante e
quali aspetti del mio insegnamento ritengo di dovere potenziare? Quando
avvio una attività didattica, analizzo prima i bisogni dei miei alunni?
A quale tipologia di progetto posso pensare che mi aiuti per un
insegnamento efficace e che risponda alle richieste dei miei allievi?
Sono un'insegnante di scienze e quindi devo sempre aggiornarmi sulle tematiche delle mie discipline specifiche con un'apertura anche al campo medico e a quello della fisica. Le nuove tecnologie informatiche sono fondamentali se si vuole essere al passo con i tempi e quindi anche queste devo potenziare. Basta poco per ritrovarsi con conoscenze obsolete.L'inglese è fondamentale per un insegnante e quindi poichè non l'ho studiato a scuola partecipo ad un corso di formazione.Un progetto interessante secondo me è Big History.Si utilizza una piattaforma digitale in cui i ragazzi lavorano in modo cooperativo. Il clima risulta sereno,gli alunni possono lavorare in modo creativo.
Gli argomenti sono in inglese e trattano anche delle ultime scoperte della formazione del cosmo.
La partecipazione è di tutti i docenti del Consiglio di classe.
Penso che questo progetto possa rispondere alle richieste dei miei allievi
lunedì 20 febbraio 2017
Commento al video di Ken Robinson
Sono d’accordo
con Ken
Robinson che argomenta a favore della
creazione di un sistema educativo che spinga verso la creatività.
La creatività è una capacità molto
importante perché permette di affrontare
i rapidi cambiamenti che avvengono nella nostra società. L’educazione
all'errore e all'insuccesso sono componenti fondamentali di una didattica che
promuova la creatività. La creatività è frutto di errori, ripensamenti …
La scuola deve almeno aiutare i ragazzi a comprendere che
sbagliare è una tappa importante dell’apprendimento.
L’insegnante deve creare un’atmosfera in cui lo spazio creativo sia
incoraggiato e ricompensato e non un
clima educativo in cui vengono approvate soltanto le soluzioni certe
Come dice Sandra abbiamo così poche ore in una classe che ci risulta difficile conoscere gli alunni e le loro vocazioni. In ogni caso l'obiettivo che mi propongo è di lavorare in questa direzione.
Come dice Sandra abbiamo così poche ore in una classe che ci risulta difficile conoscere gli alunni e le loro vocazioni. In ogni caso l'obiettivo che mi propongo è di lavorare in questa direzione.
domenica 19 febbraio 2017
Autoanalisi del tuo stile d’insegnamento
Mi risulta difficile pensare al mio stile d’insegnamento.
Penso che non sia direttivo . La mia relazione è basata sull’interazione continua con gli alunni. Cerco di essere un facilitatore della comunicazione e credo che sia importante porre attenzione non solo alla trasmissione dei contenuti disciplinari ma anche come essi vengano veicolati nella classe.
Mi pongo come obiettivo quando entro in una classe di essere dinamica, di utilizzare strategie per catturare l’attenzione degli alunni, di far ridere la classe e di avere ben chiaro i concetti disciplinari su cui si dovrà lavorare.
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